giovedì 3 marzo 2011

Dal terremoto non si smette mai di fuggire: continua ad essere presente

Dal Cristianesimo ad oggi, con l’avvento del metodo scientifico e di studi più approfonditi in materia di geofisica, la previsione sistematica e razionale dei terremoti non dipende più dalla magia e dall’approssimazione, ma da sperimentazione scientifica, ottenendo, in questo modo, anche qualche discreto successo; tuttavia, è bene ricordare che ciò avvenne solo di recente.
Infatti, l’analisi di alcuni fenomeni fisici, come l’allineamento dei pianeti o il comportamento insolito di alcuni animali, non può essere considerata un valido parametro per prevedere un terremoto.
Così si è giunti a ritenere indispensabile raccogliere sul territorio dati fisici in modo continuo e molto più preciso del passato. I risultati di queste ricerche furono resi noti in occasione di un congresso internazionale che si tenne a Mosca agli inizi degli anni 70.
Dalle ricerche effettuate in seguito a questo convegno, dal momento che gli spunti d'indagine emersi a Mosca erano numerosi, si scoprì che l’inclinazione e il sollevamento del terreno prima di un sisma sono il risultato dell’aumento di volume delle rocce a causa delle infiltrazioni d’acqua e d’aria.

Grazie a informazioni di tal genere, nei decenni successivi si elaborarono numerose teorie che potrebbero permettere di prevedere un sisma, come il monitoraggio dei parametri chimici del sottosuolo e delle falde acquifere; tuttavia, alcune di queste non sono considerate rigorose dalla comunità scientifica, come l'ipotesi proposta da Raffaele Bandandi, uno pseudo-scienziato autodidatta, secondo cui i terremoti, come le maree, sono dovuti all'influenza della Luna e degli altri pianeti sulla crosta terrestre, oppure quella di Giampaolo Giuliani, che basò i suoi studi sull'emissione di Radon.
Perciò, attualmente è quasi impossibile prevedere un terremoto, se per “previsione”  si intende la conoscenza della precisione del momento, dell’intensità e del luogo in cui si verificherà il sisma. Tuttavia, esistono metodi di prevenzioni di tale eventi, che esplicano i comportamenti che bisogna tenere prima, durante e dopo un terremoto. Comunque, il sisma è un evento che ti sconvolge, che ti cambia dentro. Perciò, a tale proposito, trascrivo la testimonianza di un uomo che ha vissuto sulla sua pelle che cosa significhi il terremoto: “Al terremoto sono sopravvissuto. Ma dal terremoto non si smette mai di fuggire. Continua ad essere presente. Ogni volta t’irrigidisci e per un momento ti chiedi se quella che avverti è una scossa di terremoto, tocchi una parete per cercarne i minimi sussulti. Il terremoto è un insegnante. T’insegna che nulla è sicuro, che in ogni istante si può perdere tutto. E te l’insegna con una sola, brevissima, lezione”.

Dal terremoto non si smette mai di fuggire: continua ad essere presente

Il terremoto è una vibrazione improvvisa della crosta terrestre. Le scosse sismiche, dette anche scosse telluriche, dal latino Tellus, la dea della Terra, esistono da sempre e sempre ci saranno. Pericolo costante che mina l’integrità del pianeta e l’incolumità dell’uomo, il terremoto è, dall’inizio della storia umana, una delle più grandi paure di tutti. Al giorno d’oggi è noto che i terremoti avvengono principalmente nei dintorni di zone sismologicamente attive, dove le zolle, muovendosi, lasciano fuoriuscire lava ed altre sostanze attraverso i vulcani. Gli antichi, invece, vedevano nel terremoto lo scuotersi dei titani imprigionati all’interno del mondo. Inizialmente, infatti, cercavano di spiegare questo fenomeno attraverso dei miti, con i quali cercavano di mettere in ordine e trovare un significato nel caos che questi eventi sismici provocano. Si credeva che Poseidone, dio delle acque, irascibile e vendicativo, dimostrasse il proprio potere scuotendo i monti e le valli del Peloponneso, attraverso un tridente, terrorizzando così gli uomini, che compivano numerosi sacrifici in suo onore. Per gli antichi Romani, invece, i terremoti erano segni di avvenimenti che si sarebbero verificati da lì a poco. Con il procedere del tempo, la saggezza popolare è andata sempre più a confondersi con la superstizione: alcune insolite migrazioni di animali venivano interpretate, infatti, come un avvertimento. Oppure è famosa la storia di Colapesce, giovane siciliano, amante del mare, che, per recuperare un oggetto prezioso, si tuffa e non riemerge più dalle acque. La leggenda narra che esso sia ancora negli abissi a sorreggere la città di Messina per renderla indistruttibile da qualsiasi terremoto. Con l’avvento del Cristianesimo, infine, aumenta la credibilità nella magia e le scosse sono ritenute punizioni per il martirio di santi o la persecuzione degli uomini credenti.

Domani 21/04/09 - Artisti uniti per l'Abruzzo


Si parla e si è parlato tanto di come sarebbe stato possibile prevedere il terremoto che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009, ma, nonostante tutte le polemiche che sono state sollevate, bisogna affrontare la realtà di una città distrutta che sta cercando, grazie alla forza dei suoi abitanti, di tornare a vivere.

La saggezza popolare inglese ci suggerisce che “prevention is better than cure”, ossia che prevenire è meglio che curare, ma è anche vero che ora si può solo cercare di aiutare i terremotati. Come fare?
L’associazione “Artisti uniti per l’Abruzzo” ha trovato una soluzione, almeno per quello che li riguarda direttamente: la musica.

Questo singolo è stato messo in vendita con l’intento di raccogliere fondi per la ricostruzione, il consolidamento e il restauro del Conservatorio “Alfredo Casella” e della sede del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila.
Per renderci conto di quanto ha fatto e di quanto ancora può fare questa iniziativa, vi propongo un po’ di cifre. La canzone:
- Ha raccolto 1.183.377,35 euro, depositati sul conto corrente n° 95882221 intestato al Ministero dei Beni Culturali.
-  E’ stata venduta in 450.000 copie e, in download digitale, 74.000
-  Con i diritti autoriali ed editioriali SIAE versati da Mauro Pagani ha raccolto rispettivamente 39.357,70 euro e 29.651,66 euro

Sulle note di “Domani 21/04/09” voglio sottolineare questa frase che, secondo me, riassume l’intera iniziativa dell’Associazione.

“Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi farlo solo oggi”