giovedì 3 marzo 2011

Dal terremoto non si smette mai di fuggire: continua ad essere presente

Il terremoto è una vibrazione improvvisa della crosta terrestre. Le scosse sismiche, dette anche scosse telluriche, dal latino Tellus, la dea della Terra, esistono da sempre e sempre ci saranno. Pericolo costante che mina l’integrità del pianeta e l’incolumità dell’uomo, il terremoto è, dall’inizio della storia umana, una delle più grandi paure di tutti. Al giorno d’oggi è noto che i terremoti avvengono principalmente nei dintorni di zone sismologicamente attive, dove le zolle, muovendosi, lasciano fuoriuscire lava ed altre sostanze attraverso i vulcani. Gli antichi, invece, vedevano nel terremoto lo scuotersi dei titani imprigionati all’interno del mondo. Inizialmente, infatti, cercavano di spiegare questo fenomeno attraverso dei miti, con i quali cercavano di mettere in ordine e trovare un significato nel caos che questi eventi sismici provocano. Si credeva che Poseidone, dio delle acque, irascibile e vendicativo, dimostrasse il proprio potere scuotendo i monti e le valli del Peloponneso, attraverso un tridente, terrorizzando così gli uomini, che compivano numerosi sacrifici in suo onore. Per gli antichi Romani, invece, i terremoti erano segni di avvenimenti che si sarebbero verificati da lì a poco. Con il procedere del tempo, la saggezza popolare è andata sempre più a confondersi con la superstizione: alcune insolite migrazioni di animali venivano interpretate, infatti, come un avvertimento. Oppure è famosa la storia di Colapesce, giovane siciliano, amante del mare, che, per recuperare un oggetto prezioso, si tuffa e non riemerge più dalle acque. La leggenda narra che esso sia ancora negli abissi a sorreggere la città di Messina per renderla indistruttibile da qualsiasi terremoto. Con l’avvento del Cristianesimo, infine, aumenta la credibilità nella magia e le scosse sono ritenute punizioni per il martirio di santi o la persecuzione degli uomini credenti.

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