venerdì 8 aprile 2011

Storia di terremoti


Il terremoto del 6 aprile 2009 non è stato certo il primo che ha  colpito la città dell’Aquila, e  non di tutti è possibile ricostruire le dinamiche per la scarsa documentazione; tuttavia a partire dal XIV secolo, pochi decenni dopo la fondazione della città, i principali eventi sismici sono stati:

Dicembre 1315: 

-       Magnitudo (Mw) 5.6
-       le scosse durarono quattro settimane
-       secondo le fonti non ci furono morti, ma molti edifici vennero danneggiati e rimasero inagibili per molto tempo, la popolazione visse in costruzioni di fortuna per circa un anno.

Settembre 1349:

-       Magnitudo (Mw) 5.9
-       le scosse interessarono tutta l’area dell’Appennino centrale;
-       vennero sbrecciate le mura e distrutte alcune chiese; tra tutte le città coinvolte (L’Aquila, Isernia, Viterbo, Sulmona) ci furono circa 2.500 morti e molte delle città gravemente colpite rimasero quasi disabitate per un breve periodo.

Dicembre1456:

-       Magnitudo (Mw) 7.2
-       le scosse interessarono tutto l’Appennino centro-meridionale
-       il terremoto causò migliaia di vittime tra Irpinia, Matese, Sannio, Napoli, Abruzzo
-       a L’Aquila crollò la torre di piazza Palazzo e gli edifici riportarono solo lievi danneggiamenti (perlopiù crepe).

Novembre 1461:

-       Magnitudo (Mw) 6.4
-       i danni e i crolli furono notevoli e riguardarono circa un quarto degli edifici dell’Aquila; le vittime furono circa 150
-       il terremoto fu poco profondo perché interessò una zona relativamente ristretta attorno alla città dell’Aquila .

Nel corso del Seicento numerosi terremoti abbastanza forti colpirono l’area appenninica fra l’aquilano e il reatino, in particolare la zona fra Montereale e Amatrice, con danni leggeri anche a L’Aquila; si ricordano in particolare i terremoti del 1639, del 1646 e del 1672.

Febbraio 1703:

-       Magnitudo (Mw) 6.7
-       il terremoto fu preceduto da una violenta sequenza nell’area di Norcia; l’evento aquilano fu molto violento e interessò anche l’area di Paganica
-       l’Aquila, già danneggiata dal terremoto di gennaio,  ebbe circa 2500 morti.

Novembre 1706:

-       Magnitudo (Mw) 6.8
-       colpì il territorio fra Abruzzo e Molise, e in particolare l’area di Sulmona
-       danni meno gravi si ebbero nell’area fra L’Aquila, Chieti e Isernia; le vittime furono circa 2500.

Ottobre 1762:

-       Magnitudo (Mw) 6.0
-       il terremoto produsse danni moderati a L’Aquila e molto gravi a Castelnuovo e Poggio Picenze, ove si ebbero alcune vittime.

Durante tutto il secolo altri  terremoti colpirono le zone dell’Italia circostanti l’area del capoluogo  abruzzese, causando conseguenze più o meno disastrose.

Gennaio 1915:

-       Magnitudo (Mw) 7.0
-       l’epicentro fu ad Avezzano, che venne distrutta (10.700 morti su circa 13.000 residenti) insieme a quasi tutto il territorio della Marsica; il sisma interessò anche una parte del Lazio meridionale
-       il numero delle vittime fu altissimo: circa 30.000.

Settembre 1933:

-       Magnitudo (Mw) 5.9
-       il sisma fu particolarmente violento nella zona della Maiella
-       le vittime furono 12, e in totale furono 65 i comuni colpiti dal sisma parzialmente o totalmente danneggiati.

Ottobre 1943:

-       Magnitudo (Mw) 5.8
-       un terremoto colpì le Marche e l’Abruzzo, e in particolare la provincia di Ascoli Piceno, ove i danni furono molto gravi
-       la concomitanza della guerra rese difficilissima la situazione degli sfollati.

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